giorno17

giorno 17 - 6 settembre 2006

Qualcuno mi ha detto che una legge federale USA impone una tappa d'obbligo al Mount Rushmore a coloro che vanno in giro per gli USA, perché è un dovere di ogni cittadino rendere omaggio ai 4 presidenti la cui effige scolpita nella pietra perpetra il sentimento di patriottismo tanto caro ai cuori degli americani. Ebbene, ci siamo andati o meglio ci siamo passati sotto senza sentire il bisogno di entrare nel parco, le 4 teste le abbiamo viste perfettamente anche dalla strada, risparmiando così 8 dollari di parcheggio, che dimezzano la perdita dei 16 dollari dell'altro giorno per vedere l'asino permaloso e il cavallo di Kevin Costner. Invece abbiamo deciso di esprimere il nostro rispetto al monumento in costruzione di Cavallo Pazzo, eroe simbolo degli indiani Sioux vissuto su queste colline, che mai si arrese al generale Custer né firmò un trattato di pace.

Per una incredibile coincidenza ci siamo venuti proprio oggi, data di nascita di Cavallo Pazzo e guarda caso anche del suo scultore. Stasera festeggeranno l'evento con la dinamite, per staccare altri pezzi di roccia. La storia di questo monumento parte dal 1948. Tanto per mettere le cose nelle giuste proporzioni, il monumento sarà alto 171 m, la sola testa di Cavallo Pazzo è di 27 m, i 4 presidenti stanno praticamente nel naso di Cavallo Pazzo. Ci sono eroi ed eroi, dico io e presto o tardi la storia ne tiene conto.

Abbiamo attraversato le Black Hills (ma senza incontrare Rocky Raccoon), capisco perché siano un luogo sacro per i Sioux. Stasera pernottiamo a Spearfish, punto d'ingresso nord delle colline, domani ci aspetta il Wyoming.